Questa nave fu costruita dai Cantieri Navali del Quarnaro locati a Fiume, per la Società Costiera di Navigazione Marittima di Fiume. Fu iscritta al Compartimento Marittimo di Fiume con matricola 67.
In origine era una piccola motonave passeggeri da 884 tonnellate di stazza lorda con un motore diesel FIAT a due tempi ed otto cilindri (di diametro 366 mm e corsa 700 mm) con una potenza di 1200-1250 HP.
Al varo fu denominata IPPARCO BACCICH in memoria di un patriota fiumano, Medaglia d'argento al valor militare della prima guerra mondiale ed appartenente ad una dinastia di armatori fiumani dell'Ottocento.
In seguito negli anni trenta, a seguito all'assorbimento della Costiera di Fiume da parte della Società Anonima di Navigazione Adriatica, la nave fu trasferita alla Società Fiumana di Navigazione, con sede a Fiume.
Il 26 giugno 1941, dopo l'ingresso dell'Italia nel secondo conflitto mondiale, fu requisita ed iscritta nel ruolo del Naviglio ausiliario dello Stato con contrassegno D 17, e classificata incrociatore ausiliario, fu armata con due cannoni da 76/40 mm, due mitragliere da 13,2 mm ed altrettanti scaricabombe antisom per bombe di profondità, il suo impiego principale fu la scorta convogli.
Il 7 novembre 1941 nel porto di Civitavecchia entrò in collisione con il piroscafo Santa Chiara ,restando danneggiata.
L' 8 settembre 1943 aseguito dell''armistizio, si autoaffondò nel porto della Spezia. Il relitto (il cui nome era stato formalmente cambiato, nel 1944, in Lorenzo Marcello),nell'ottobre 1946 fu riportato a galla e rimorchiato in bacino di carenaggio, dove venne sottoposto a lavori di sostanziale rifacimento.
Trasformata radicalmente nell'aspetto, dopo i lavori fu, ribattezzata OLBIA, ed entrò in servizio nel 1948 per la società Tirrenia di Navigazione, con sede a Napoli.
Dopo la ricostruzione la motonave furono modificati alcuni paramentri strutturali : stazza lorda di 842,89 tsl, stazza netta di 366,89 tsn, portata lorda di 576 tonnellate ed un volume lordo di 967 metri cubi. Oltre alle sistemazioni passeggeri aveva due stive per 700 metri cubi di capacità.
Nel 1950 la motonave svolgeva servizio di linea sulle tratte Genova-Porto Torres, Genova-Olbia e Livorno-Olbia-Porto Torres. Quattro anni più tardi, nel 1954, venne ceduta alla Navisarma Compagnia di Navigazione di Messina, che la ribattezzò PANAREA (iscrivendola con matricola 72 al Compartimento marittimo di Messina) e la adibì ai collegamenti tra Messina alle Isole Eolie.
Nel 1966 fu messa in disarmo e venne infine venduta per demolizione nel 1968. Altre fonti riportano invece la demolizione come avvenuta a Savona nell'ottobre 1966.