|   | 
|   | 
| COMUNICAZIONI MARITTIME Questa sezione è dedicata alle comunicazioni marittime, dal telegrafo al GMDSS. Agli ufficiali radiotelegrafisti (marconisti di bordo) la loro funzione e importanza, il loro apice ed il loro declino e scomparsa. A cura dell'amico PAOLO SERRAVALLE - I1IMA. I 
            RADIOTELEGRAFISTI DI BORDO La breve storia che segue non è una particolareggiata esposizione di date e di eventi, per cui si rimanda a libri e siti dedicati, ma costituisce un riassunto utile a chi legge di questo argomento per la prima volta. Coloro i quali ne fecero un lavoro o chi navigò in quegli anni sanno benissimo di che cosa si parla.  
            A seguito di molti studi di suoi predecessori e coetanei, intuendone 
            le enormi potenzialità pratiche, Guglielmo Marconi si dedicò 
            a molti esperimenti pratici nell'uso delle onde elettromagnetiche 
            e il 1895 vide la nascita della radio. Negli anni successivi gli sviluppi 
            furono notevoli anche grazie all'invenzione dei tubi termoionici, 
            meglio noti ai più come "valvole". Ma fu solo nel 
            primo decennio del 1900 che gli apparecchi radio cominciarono a diffondersi 
            ufficialmente a bordo delle navi. Le utilità apparvero immediatamente: 
            dalla comunicazione terra-nave-terra poteva essere tratto il vantaggio 
            di variare la rotta a seconda delle necessità commerciali e, 
            ancor più importante, la radio poteva essere determinante nel 
            chiamare soccorsi in caso di necessità. Non fu il primo caso 
            ma certamente il più noto, quello del RMS Titanic che nella 
            notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 urtò violentemente un grosso 
            iceberg che ne causò l'affondamento. In quell'occasione i due 
            "Marconi-men" Phillips e Bride si avvicendarono al tasto 
            nell'irradiare nell'etere il loro CQD (Come Quickly Distress) e l'allora 
            nuovo SOS. Phillips finì disperso nel naufragio mentre Bride 
            fu tra i superstiti, ambedue salvarono un gran numero di vite umane. 
            Da allora in poi il numero di navi dotate di sala radiotelegrafica 
            aumentò continuamente, normative dedicate furono emanate da 
            tutti i governi al fine di regolamentare e uniformare l'uso della 
            radio.  Questo sistema restò in vigore fino agli anni '90 allorquando, nel volgere di pochi anni, la stessa scienza tecnologica che ne aveva prodotto la nascita ne causò la morte. Le 
            comunicazioni radio-satellitari ormai affidabili resero inutile in 
            poco tempo la figura di coloro che con la mano sul tasto avevano tenuto 
            i collegamenti con terra per lunghi anni. Un qualunque ufficiale di 
            coperta poteva ormai provvedere alle telecomunicazioni di bordo. Le 
            lunghe antenne filari o verticali, i grossi e costosi apparati rice-trasmettitori 
            e i tasti furono smontati e sbarcati. Paolo SERRAVALLE - I1IMA |