Torpediniera
Torpedo boat
PERSEO  
( Vincerà chi vorrà vincere)
Bandiera Flag Italiana - Italian
Armatore Owner Regia Marina Italiana - Italian Royal Navy
Impostazione chiglia Keel laid 12.11.1934
Varo Launched 09.10.1935
Entrata in servizio In service 01.02.1936
Cantiere navale Shipyard Cantieri Navali del Quarnaro - Fiume - ITALY
Costruzione n. Yard number
Tipo di scafo
Hull type scafo singolo - single hull
Nominativo Internazionale Call Sign
I.M.O.      International Maritime Organization
M.M.S.I.    Maritime Mobile Service Identity
Numero d'identificazione Identification number PS
Porto di base Home Port La Spezia

Dislocamento max

DWT max 1.020 Tonn
Lunghezza max L.o.a. 81,95 m
Larghezza max
Breadth max 8,20 m
Altezza di costruzione Depth
Pescaggio max
Draught max 3,0 m
Motore principale Main Engine 2 -caldaie / boilers + 2 turbine / turbines
Potenza Motori Engine Power 19.000 Hp
Eliche di propulsione Propellers 2 - passo fisso / fixed pitch
Velocità massima Max speed 34,0 kn
Armamento Arms 3 - cannoni/guns 100/47 - 2 - lanciabas singolo
4- tubi lanciasiluri/tube torpedo lauchers 450 mm
8 - mitragliere / gun machines 13,2 mm
Strumentazioni
elettroniche
Electronic
equipments
Autonomia Range 1.910 a/at 15 kn
Equipaggio Crew 99 - 5 ufficiali/officers + 94 sottufficiali e marinai/Pretty Officers and sailors
Navi gemelle Sister ship VEGA - SIRIO - SAGITTARIO
Affondata Sunk
04.05.1943
Inserita
Posted
25.08.2013
Aggiornata Last updated
25.08.2013

                                                            INFORMAZIONI STORICHE
Dopo l'entrata in servizio effettuò il viaggio di prova a Tripoli. Questa unità faceva parte della X Squadriglia Torpediniere formata dalle gemelle SIRIO - VEGA e SAGITTARIO di base a La Spezia. Fu destinata principalmente a missioni di scorta convogli da e per il Nordafrica. Nel 1941 furono sostituite le mitragliere da 13,2 mm con 6-10 armi da 20/65 mm.
Il 10 aprile 1941 la nave salpò da Palermo per scortare a Tripoli, insieme alle vetuste torpediniere Montanari e Missori, i piroscafi Bosforo ed Ogaden e le navi cisterna Persiano e Superga; il convoglio subì due attacchi di sommergibili: il primo, infruttuoso, il giorno 11, da parte dell’HMS Upholder, al largo di Capo Bon; il secondo, l’indomani, da parte dell’HMS Tetrarch, si concluse con l’affondamento della Persiano in posizione 33°29’ N e 14°01’ E[3]. Da Malta salpò inoltre per intercettare il convoglio una formazione composta dai cacciatorpediniere Jervis, Janus, Nubian e Mohawk, ma le due formazioni non si incontrarono.
Nel mese di aprile partecipò alle operazioni di soccorso dei naufraghi del convoglio «Tarigo», distrutto da una formazione di cacciatorpediniere britannici.
Dal 5 al 7 maggio l’unità scortò, insieme ai cacciatorpediniere Fulmine ed Euro ed alle torpediniere Centauro, Orsa, Cigno e Procione, un convoglio composto dai piroscafi Marburg, Kybfels, Rialto, Reichenfels e Marco Polo sulla rotta da Tripoli a Palermo.
Il 24 maggio la nave fu inviata, insieme alla gemella Calliope e alla torpediniera Calatafimi, a rinforzare la scorta di un convoglio composto dai trasporti truppe Conte Rosso, Marco Polo, Esperia e Victoria, diretto in Libia.Alle 19.00 circa Perseo, Calliope e Calatafimi lasciarono il convoglio per tornare alla base, ed in serata il convoglio fu attaccato dal sommergibile britannico Upholder che silurò ed affondò il Conte Rosso, con la morte di 1297 uomini.
Il 20 novembre 1941 la torpediniera salpò da Napoli per scortare in Libia, insieme al cacciatorpediniere Turbine, il convoglio «C» (motonavi Napoli e Vettor Pisani), ma alle 00.23 del 21 novembre lasciò il convoglio e fu inviato a fornire assistenza all’incrociatore leggero Duca degli Abruzzi, gravemente danneggiato da un aerosilurante, che scortò a Messina unitamente all’incrociatore leggero Garibaldi e ad 8 cacciatorpediniere.
Il 29 aprile 1943 la torpediniera, al comando del capitano di corvetta Saverio Marotta, lasciò Napoli per scortare a Tunisi il piroscafo Campobasso, che trasportava 58 militari ed un carico di munizioni, autoveicoli, pezzi d’artiglieria, bombe d’aereo ed altro materiale infiammabile.
Durante la traversata le due navi furono intercettate dai cacciatorpediniere britannici Nubian, Paladin e Petard si scateno una battaglia senza esclusione di colpi,subito il Campobasso venne colpito e sbandò in fiamme, la Perseo, dopo aver cercato inutilmente di coprire il Campobasso con cortine fumogene, passò al contrattacco e lanciò due siluri contro le navi inglesi, senza successo per le manovre evasive dei cacciatorpediniere, aprì anche il fuoco con i cannoni, tentando di ritirarsi verso Capo Bon, ma alle 23.48 una grossa esplosione che devastò il Campobasso illuminò la torpediniera, rendendola visibile alle navi inglesi: mentre manovrava per evitare la pioggia di proiettili che si stava abbattendo su di essa ebbe un’avaria ad un timone e subito fu colpita due volte in rapida successione: un proiettile fece esplodere la caldaia n° 1, provocando la morte tra le fiamme ed i getti di vapore di una cinquantina di giovani marinai diretti al Comando Marina di Tunisi e di gran parte del personale di macchina, ed un secondo colpo andò a segno tra la plancia e la stazione radio, non potendo più manovrare e devastata fu costretta ad un impari scontro d’artiglieria con le tre navi avversarie, dalle quali fu rapidamente sopraffatta e poco dopo affondò. Vi furono 67 sopravvissuti della Perseo e 13 del Campobasso.

                  I dati indicati nella pagina sono stati riportati dal sito ufficiale della Marina Militare Italiana

                                                                                    HISTORICAL INFO
After the entry into service effected the trial trip to Tripoli. This unit was part of Destroyer Squadron X formed by the twin SIRIO - VEGA and SAGITTARIUS base in La Spezia. It was intended primarily to escort missions convoys to and from North Africa. In 1941 the guns were replaced by 13.2 mm with 6-10 arms 20/65 mm.
On 10 April 1941, the ship sailed from Palermo to escort in Tripoli, along with old-growth Missori Montanari and torpedo boats, steamers Bosphorus and Ogaden and tankers Persian and Superga, the convoy suffered two attacks of submarines: the first, unsuccessful, the day 11, by HMS Upholder, off Cape Bon, the second one the next day by HMS Tetrarch, ended with the sinking of the Persian at position 33 ° 29 'N and 14 ° 01' E [3]. Also sailed from Malta to intercept the convoy formation composed of destroyers Jervis, Janus, Nubian and Mohawk, but the two teams did not meet.
In April he took part in the rescue operations of the survivors of the convoy "Tarigo," destroyed by a formation of British destroyers.
From May 5 to 7 escorted the unit, together with the destroyers and torpedo boats and Euro Lightning Centaur, Ursa, Swan and Procyon, a convoy composed of the steamers Marburg, Kybfels, Rialto, Reichenfels and Marco Polo on the route from Tripoli to Palermo.
On May 24, the ship was sent, together with her sister Calliope and torpedo Calatafimi, to reinforce the escort of a convoy composed of troop transports Conte Rosso, Marco Polo, Esperia and Victoria, direct Libia.Alle about 19:00 Perseus, Calliope and Calatafimi left the convoy to return to base, and in the evening the convoy was attacked by the British submarine Upholder that she torpedoed and sank the Conte Rosso, with the death of 1,297 men.
On 20 November 1941, the destroyer sailed from Naples to escort in Libya, along with the destroyer Turbine, the convoy "C" (Naples ferries and Vector Pisani), but at 00:23 on 21 November left the convoy and was sent to assist the cruiser light Duca degli Abruzzi, severely damaged by a torpedo bomber, who escorted him to Messina along the cruiser Garibaldi light and 8 cacciatorpediniere.Il April 29, 1943 the torpedo boat, under the command of Lieutenant Commander Xavier Marotta, left Naples to Tunis to escort the steamer Campobasso, carrying 58 soldiers and a load of ammunition, vehicles, artillery, aerial bombs and other combustible material.
During the crossing, the two ships were intercepted by British destroyers Nubian, Paladin and Petard you unleashed a battle with no holds barred, immediately Campobasso was hit and skidded into flames, the Perseus, after trying in vain to cover the Campobasso with smokescreens, passed to the counter and fired two torpedoes at the British ships, unsuccessfully for evasive maneuvers destroyers, also opened fire with guns, trying to retreat to Cape Bon, but at 23:48 a big explosion that devastated the Campobasso illuminated the torpedo boat, making it visible to the British ships: while maneuvering to avoid the rain of bullets which was chopping down on it was a failure of a rudder and immediately was struck twice in quick succession: a bullet blew up the boiler No. 1, causing the death in the flames and steam jets of fifty young sailors headed to the Navy Command of Tunis and a large part of drivers, and a second shot found its mark between the dashboard and the radio station, unable to maneuver and devastated she was forced to learn an artillery clash with the three enemy ships, from which he was quickly overwhelmed and sank shortly after. There were 67 survivors of Perseus and 13 of Campobasso.

                                  
T
he data are shown in the official site of the Italian Navy

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